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La pinsa è più antica della pizza, probabilmente, ma ha avuto meno successo mondiale, e soprattutto è stata riscoperta da poco e rilanciata… alla riscossa!
Come mai? Partiamo dall’inizio, quando la prima citazione di una focaccia che potesse definirsi pinsa, è già presente nell’Eneide.

Le origini della pinsa romana antica

Parliamo di un’opera letteraria del I secolo a.C., in cui l’autore Virgilio fa riferimento alle abitudini alimentari dei romani, e cosa spunta? Enea, appena sbarcato sui lidi laziali, viene accolto dal re Latino con una pinsa.
O almeno così si pensa, visto che si parla di “gran forme di focacce e di farrate” (nella traduzione). Si trattava di focacce create con cereali, sale ed erbe aromatiche, da schiacciare o pestare (pinsère) per renderle basse e ovali, e poi metterle sui carboni ardenti per la cottura.

Era un piatto tipico che si offriva anche agli dei romani (quindi a sacerdoti e vestali) dopo aver condito la focaccia – pinsa con verdure o carne, persino con frutta.
Se all’epoca i cereali erano più che altro farro, miglio, orzo e avena, nei secoli il frumento ha preso il suo posto nella ricetta della pinsa.

Qui si lega alla storia della pizza, dato che secoli dopo sempre stendendo e schiacciando l’impasto, le pizzerie, prima delle moderne pinserie romane, iniziarono a creare il piatto più noto, quello della pizza. Oggi si pensa che questa panificazione della tradizione latina, sia alla base anche dell’idea di pizza e focaccia condita.

Se dai tempi dei contadini laziali, la pinsa continuò ad essere consumata di certo, era solo tra gli abitanti della Capitale e delle campagne laziali.
Nei secoli è stata trascurata, anzi diremmo oscurata dalla celebre pizza napoletana, che dall’Ottocento è diventata uno dei piatti più famosi a livello internazionale. Un piatto debitore sicuramente della tradizione antica della pinsa romana, ma che di certo ha ritardato la rinascita della pinsa come pietanza capitolina.

In un ritorno della pinseria, le farine sono diventate un punto raffinato delle moderne pinse romane…

Riproporre la pinsa con farine di frumento, soia e riso

Ci sono voluti secoli, quindi, ma alla fine negli anni Ottanta si è pensato bene di far rivivere questa tradizione. Già negli anni Settanta si iniziarono a studiare le antiche pinse, e i possibili mix di farine per creare una nuova versione della pinsa romana.

Iniziò la famiglia Lambertucci, panificatori romani, il cui nipote Corrado di Marco pensò di adattare la ricetta del nonno fornaio nei primi anni del Novecento, alle nuove esigenze delle pinserie a Roma. Da allora, si è arrivati ad una miscela di farina di frumento tenero, farina di soia e farina di riso.
Si utilizzano farine senza OGM, scegliendo le migliori di frumento per il loro contenuto proteico.

La lievitazione deve essere fatta con un procedimento detto “a biga invertita”, usato già storicamente: impasto ventilato e rigenerato. Nella nostra pinseria a Prati, inoltre, la lievitazione è rigorosamente di almeno 48-72 ore.
Le pizzerie ora pinserie romane, creano così un prodotto di grande leggerezza e digeribilità – tra farine e lievitazione. Le farine sono meno caloriche, contengono meno grassi, e danno vita ad un prodotto da forno fragrante e morbido dentro.

Una pizza più dietetica, assimilabile senza fatica dall’intestino, perfetta per accogliere i condimenti con morbidezza…

Questa riconquista ormai è sul palato dei romani più golosi. Sono centinaia le pinserie nella Capitale, migliaia in tutto il mondo, e sicuramente la pinseria di Roma Prati può ben vantarsi di esserne una delle migliori!

Pizzeria vs pinseria a Roma Prati

Dopo averne saputo di più, è il caso di assaggiare la pinsa, che al primo morso rivela tutte le sue qualità. E anche le differenze con la pizza.
Quando si entra in una pizzeria o pinseria, la prima differenza che balza agli occhi è la forma, dato che la pinsa ha una forma ovale, e non è rotonda come la pinsa. La forma ovale deriva dalla sua origine contadina, in cui la focaccia era la base (vassoio) su cui si stendevano carni o verdure.

Spesso, però, al bancone si trova lunga come la pizza alla pala, quindi sono la morbidezza e altezza che si notano – rispetto alla pizza romana bassa e croccante (quasi bruciacchiata) ai lati.

L‘impasto della pinsa, rispetto a quello della pizza, è più ricco di acqua e con una percentuale di lievito minore – si usa il lievito madre. Da qui, derivano meno calorie per porzione, e più digeribilità. L’idratazione dell’impasto è circa dell’80% nella pinseria, e si utilizzano anche minori quantità di olio d’oliva.

La nostra pinsa è differente

Nelle nostre pinse sul bancone di Roma Prati, sono presenti sempre nuove ricette, oltre quelle tradizionali – pinse rosse, bianche, gourmet.
Creiamo pinse con dei condimenti creativi, oppure quelli consueti, ma in ogni caso gli ingredienti che scegliamo sono di ottima qualità, la maggior parte sono alimenti bio.
Scegliamo verdure di stagione, salumi e formaggi IGP o tipici del territorio laziale e limitrofo (come per i prodotti abruzzesi). Tra le pinse “locali” ci sono la carbonara e l’amatriciana!

La nostra pinsa bio, come abbiamo detto, è una pinsa a lunga lievitazione (48-72 ore), e tra gli altri “plus” della pinseria, ci sono le proposte di pinse vegane.
Per dare un’occhiata al menu contattaci o dai un’occhiata su http://pinsampo.it

La nostra pinsa è pronta per l’asporto a Roma Prati

Se passi nella nostra pinseria sono tante le varietà al bancone, oppure pronte da cuocere in pochi minuti.
Inoltre, se non hai tempo di arrivare fino da noi, puoi contattarci e ordinare la pinsa da asporto. Potrai prenderla all’orario più comodo.

Pinsa da Asporto Pinsa ‘Mpò si trova in Via dei Gracchi 7 > Quartiere Prati (Vaticano) a Roma, nei pressi della fermata Metro A Ottaviano.
Quando passi o ci contatti per ordinare, scoprirai anche quali sono le pinse della settimana!

Consegna pinsa a domicilio, in ufficio, al parco per un pic nic…

Come molte pizzerie e pinserie a Roma, anche Pinsa ‘Mpò ha aderito da tempo alle dinamiche del delivery food. Effettuiamo consegna pinsa a casa in tutta la città, e ancora più facilmente nei quartieri vicini alla zona di Prati – le facciamo direttamente noi nel quartiere!
Inseriamo la pinsa nei nostri imballaggi sicuri, igienici, e pensati per far rimane la pinsa croccante e squisita.

Gli orari di consegna della pinseria a Roma Prati, in via dei Gracchi, partono a pranzo (specialmente per la consegna pinsa in ufficio) e arrivano dopo le 18 per la cena.

Un’altra opzione interessante è quella di cuocerti la pinsa a casa: te la portiamo cruda, pronta per il tuo forno!

Orari per ordinare le consegne della pinseria.

Dal lunedì al sabato > orario 11:30 – 21!

Nelle zone limitrofe a Prati pinsa con consegna Pinsampò , in altre zone: Just-eat / Glovo

PINSA a domicilio – consegna GRATIS

Il servizio di delivery pinsa è attivo in tutta la città, sopratutto per il quadrante a Prati tra Lepanto, Cipro, Borgo, Viale Giulio Cesare, viale delle Milizie, Piazza Cavour, Viale Cola di Rienzo, Piazza Mazzini e Viale Mazzini, Via Candia, Viale Angelico, e il quartiere Trionfale.

La nostra consegna pinsa a casa è attiva anche nella zona di Balduina, via Gregorio VII e il quadrante di Ponte Milvio.

Chiama per la pinsa romana
asporto o a domicilio dalle 11:30 alle 21.

06 88 98 07 16 329 102 17 79

Abbiamo una flessibilità di circa 20/30 minuti per occasionali ritardi – dovuti a cause non legate alla consegna.

Ricordiamo che per i nostri servizi di pinsa take away e consegna pinsa a domicilio a Roma le nostre modalità di lavoro seguono la prassi di prevenzione sanitaria in atto.